ilPoli ha scritto:Ammetto che il totalmente elettrico mi attira non poco, ma non con queste autonomie scarse e i tempi di ricarica troppo elevati.
Anche secondo me siamo vicini al superamento dei limiti tecnici di autonomia e tempi di ricarica, ma assolutamente lontanissimi a livello strutturale sulla produzione di elettricità da fonti eco-compatibili (che è poi l'obiettivo dello switch da motori a combustione interna a motori elettrici). È bassissima in tutta Europa la quota prodotta da fonti rinnovabili (comprese cmq le biomasse che producono PM10 x 30 volte il gasolio, come da studi dell'Università di Trento, non di case automobilistiche o petrolieri... in pratica avere il camino acceso in casa è peggio che stare nel centro di torino una giornata di gennaio), mentre è ancora molto elevata la produzione di elettricità da fonti fossili (derivati del petrolio, CARBONE...). Insomma, senza volere esprimere un parere sulle scelte politiche dell'ultimo trentennio, o si ricorre massivamente al nucleare, in grado di soddisfare in modo costante una grande richiesta di elettricità in modo econologicamente sostenibile (il problema delle scorie poi lo lasciamo agli altri però...) o non se ne esce, perchè solare ed eolico sono al momento un ottimo complemento, ma è impensabile ipotizzare uno sviluppo tale da poter sostenere almeno la metà del fabbisogno europeo attuale, figuriamoci se la domanda si dovesse moltiplicare a dismisura con tutto il parco auto elettrico puro...
Ibrido, metano e mobilità alternativa (metro, bus, bici) sono le soluzioni di breve e medio termine, probabilmente. Ovviamente il contenimento della diffusione dei diesel è importante, fondamentale anzi. Una bella campagna per la rottamazione dall'euro3 diesel in giù, ma di quelle serie, non 2000€, che se vai in concessionaria quasi tutti te li fanno già di sconto senza neanche dare indietro un'auto. Ma non si può vietare una tecnologia così diffusa.
PS: il clima di emergenza sanitaria diffuso negli ultimi 2 anni, che si focalizza sulle micropolveri e quindi sui motori diesel, è del tutto ingiustificato. Cercate i dati ARPA dal 2000 ad oggi, vi accorgerete che la concentrazione del PM10 in tutto il bacino padano si è almeno DIMEZZATO in 17 anni, altro che aumentare! E purtroppo non esistono i dati relativi agli anni precedenti, perchè non si rilevava il PM10, altrimenti ci accorgeremmo che negli anni 80 e 90 ci siamo respirati concentrazioni 3-4 o 5 volte superiori di PM10. Alla faccia del "si stava meglio quando si stava peggio". Questo non vuol dire che non si debba continuare a migliorare, ovviamente. Semplicemente non siamo in un'emergenza che se non agiamo vietando la qualunque moriremo tutti entro 5 anni dei peggio mali!