E' stato IL raduno perfetto in assoluto, perfetta la location e mitici i partecipanti con i quali ho avuto il piacere di condividere questa fantastica esperienza che ci ha portato in Umbria.
Fin da sabato il buon Carlo ci ha trasmesso 'l'amore' per la sua terra natia, deliziandoci di un prezioso Bacio Perugina con tanto di descrizione dettagliata delle location che di li a poco ci avrebbe fatto conoscere, degno delle migliori guide turistiche
Prendendo la minimetro abbiamo raggiunto il centro storico di Perugia nella quale si rievocava 'Perugia 1416 dal Medioevo al Rinascimento', al suo terzo appuntamento.
Serata pizza a volontà, nel fresco della Città della Domenica, il primo Parco Divertimenti in Italia realizzato alla fine degli anni '50.
La domenica è il grande giorno del Primo Raduno Nazionale, l'appuntamento è alle 09:30, tutti precisi come orologi svizzeri, le vetture vengono schierate per le classiche foto di rito e poi via, su nel Monte Subasio dove fra cavalli e natura possiamo sfoggiare le nostre quattro ruote.
Scendendo a valle si nota la Basilica di San Francesco d'Assisi in tutta la sua imponenza. Ci si ferma al Ristorante dove ci aspettava Leonardo, il più piccolo dei partecipanti impegnato a fare la pappa, tutto il padre

(speriamo che la mamma non legga

)
A fine pranzo è stata dura alzarsi, segno che i piatti e il vinello umbro avevano lasciato il segno
Dopo i saluti di rito, visto che la maggior parte dei partecipanti rientrava alla base, noi abbiamo optato per Gubbio, fantastica città medioevale ad una mezzoretta di strada. Li, tramite la funivia Colle Eletto, saliamo sul Monte Ingino dove troviamo la Basilica di Sant'Ubaldo, un panorama mozzafiato e... un po' di frescura
Ultimo giorno... lunedì mattina ci si mette in auto in direzione Norcia, è difficile riuscire a trovare della parole con le quali descrivere le sensazioni provate, il silenzio è quello che emoziona maggiormente, purtroppo qui lo 'spettacolo' non è come quello dei giorni precedenti, la devastazione del terremoto mette i brividi. Decidiamo di acquistare qualche prodotto tipico, conosciamo Jonathan detto Mazinga, un ragazzo con la vita dentro, con le palle, anzi i coglioni (tipico salume di Norcia). Mangiamo alla Locanda del Teatro, e poi decidiamo di andare su, in direzione Castelluccio.
La strada è tortuosa, manifesta ancora ciò che ha dovuto subire nel 2016, i lavori proseguono incessantemente, anche di notte, per riportarla così com'era. Arrivati al piani di Castelluccio, lo scenario è da bocca aperta, mai avremmo pensato di trovarci di fronte a tanta bellezza. Proseguiamo su sino a Castelluccio, dove poco si è salvato

Incontriamo LorisAo, anche lui ospite di questa frazione di Norcia, uno dei centri abitati più alti dell'Appennino.
Il tempo è tiranno, Torino ci aspetta ma non possiamo fare a meno di passare per Rasiglia, una piccola frazione di Foligno meglio conosciuta come Borgo dei Ruscelli. Si contraddistingue per gli innumerevoli corsi d'acqua e sorgenti, i quali spuntano ovunque in un magico intreccio lungo le vie che attraversano l'abitato.
Purtroppo è arrivata l'ora si lasciare questi luoghi fantastici, il lavoro domani ci aspetta
Un 'semplice' grazie a tutti, ai 'vecchi' amici ritrovati qui, ai 'nuovi' che mi auguro di ritrovare al prossimo raduno ma, soprattutto, GRAZIE a Carlo che ha voluto condividere con noi ciò che la sua Terra gli ha dato
Alla prossima ragazzi!