Latest post of the previous page:
SIMONECAMPANA,Mi spiace , ma anche io non sono del tutto d'accordo con te:
Anche se i fornitori sono diversi, la casa SEAT dovrebbe richiedere delle specifiche minime identiche a tutti e pretendere/verificare che i componenti siano a norma (infatti ci sono gli uffici qualità apposta).
Con le stesse specifiche anche se di diversa provenienza dovrebbero avere le stesse caratteristiche.
La goffratura con diversa "grana" può dare effetti di riflessione della luce differenti e quindi i pezzi potrebbero "sembrare" di colore diverso, ma questo da subito e non dopo un po'. (ma con le apparecchiature specifiche si può determinare se il colore è uguale anche se sembra diverso)
Tengo a ribadire che se sono additivati contro i raggi UV, i pigmenti contenuti nella plastica non dovrebbero sbiadire per l'esposizione al sole.
E' vero che, dopo l'esclusione dei metalli pesanti e per essere conformi con le nuove normative europee (REACH e RoHs), i pigmenti sono meno performanti di un tempo.
Quindi a mio parere SEAT nasconde la vera natura del problema anche perchè, se si trattasse veramente di scolorimenti dovuti a prodotti chimici sbagliati, vorrebbe dire che la qualità della stampata è scarsa (pigmento, materiale o produttore) e quindi il loro controllo qualità fa acqua da tutte le parti.
Io sono uno stampatore di materie plastiche da oltre 30 anni e posso assicurarvi che se mettessi in commercio degli articoli che scoloriscono, i clienti mi contesterebbero le forniture (è già successo).
Io sono sempre più dell'idea che si tratti di materiali non di buona qualità come materie prime utilizzate, ma per fare un test di controllo dovrei sacrificare un pezzo e quindi il gioco non vale la candela e mi accontenterò di lucidare ogni tanto le plastiche con prodotti specifici e a questo proposito voglio testare questo: Trattamento plastica 3in1 MAFRA (è indicato come utilizzo per interni, ma lo voglio provare anche fuori).