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Parliamo di "ELETTRICO"
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Parliamo di "ELETTRICO"
Evidentemente sono io a non essere aggiornato. Solo pochi mesi fa la ricarica completa ad una colonnina Ionity costava 8 euro, ossia circa 2 euro per 100 km (calcolando 400 km di autonomia)!
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Ateca ordinata il 30/9/2016 - avuta il 4/3/2017 - utilizzata fino al 12/10/2022.
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Parliamo di "ELETTRICO"
A parte che Ionity in Italia avrà si e no 3/4 punti di ricarica quindi non mi sembra un problema cosi enorme, al massimo arriverà a 20 punti entro fine anno...forse. Quando si fanno i conti senza l'oste poi succede questo, anche Tesla ha aumentato la sue tariffe. La differenza col termico ormai si assottiglia sempre più, senza contare i sbattimenti di dove ricaricarla.
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Parliamo di "ELETTRICO"
Franco, anch'io ho letto un articolo che citava i costi di ricarica che hai riportato. Posto che la verità , quasi sempre, sta nel mezzo, ovvero, considerando gli estremi, cioè una spesa da 2 a 9 euro per percorrere 100 km, facciamo "i conti della serva": consideriamo un costo medio di 5 € × 100km con l'elettrico, se il costo attuale al self di 1 litro di gasolio e' di 1.4 € e posto che ci sono utilitarie che fanno tranquillamente 20/25 km/lt, per fare 100 km si spenderebbero 5.5/6 €, quindi una differenza di appena 50 centesimi max 1 euro per 100km., in un anno, percorrendo 10.000km, da 50 a 100€ di risparmio. Se si considera il costo maggiore dell'auto elettrica, malgrado i contributi statali/regionali, la necessità di avere un garage attrezzato per la ricarica domestica, con conseguente costo dell'attrezzatura e/o adeguamento del contatore elettrico, i tempi di ricarica (il tempo è denaro) se effettuata alle colonnine urbane, ritengo, forse mi sbaglierò, che parlare oggi addirittura di una maggiore convenienza economica nell'acquistare un'auto elettrica rispetto ad una a benzina o a gasolio, mi pare esagerato. Sicuramente ci guadagnerà la qualità dell'aria nelle città , ma temo che ci siano misure delle aziende dei trasporti pubblici urbani, che debbano essere prese prima dell'adeguamento del parco automobilistico privato all'elettrico.
STORICO DOC. Ateca 2.0 TDI 150cv 4drive Xcellence colore Grigio Minerale (ordinata l'11/08/16, ritirata il 27/01/2017); percorsi 150.000 km, consumo medio reale 15.5 km/lt. (CDB 17 km/lt.).
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IGNAZIOPIZZO ha scritto:parlare oggi addirittura di una maggiore convenienza economica nell'acquistare un'auto elettrica rispetto ad una a benzina o a gasolio, mi pare esagerato.
Su questo sono pienamente d'accordo con te, il mio discorso era riferito unicamente al costo chilometrico (ma anche su quest'ultimo mi sono sbagliato, colpa mia che non sono aggiornato sugli attuali costi di Ionity).
D'altra parte non si può nemmeno fare un confronto tra le prestazioni di un'utilitaria tradizionale da 20-25 km/litro e quelle di una vettura elettrica. In sintesi, quello elettrico è tutto un altro mondo.
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Ateca ordinata il 30/9/2016 - avuta il 4/3/2017 - utilizzata fino al 12/10/2022.
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Non c'é alcun problema Franco, questa discussione nasce anche per tenerci aggiornati dalle varie informazioni che si trovano quà e là ...
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Franco, da più di 3 anni non faccio che apprendere da te un sacco di cose che non sapevo sull'Ateca e in generale sull'auto, quindi lungi da me volerti correggere o contraddirti, era solo il mio punto di vista, o almeno un ragionamento ipotetico e futuribile sulla reale convenienza dell'elettrico, dato che ancora, almeno qua in Sicilia, non ho mai visto una colonnina di ricarica
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Parliamo di "ELETTRICO"
C'è un altro fatto da considerare nell'equazione ed è la reale capacità di produzione dell'energia elettrica dei vari paesi. La quota rinnovabile è sempre troppo bassa, anche in nord Europa dove sono moooolto più avanti di noi. Il problema è che questo spinge alcuni paesi (vedi la Polonia per esempio) a mettere in marcia centrali nucleari se non addirittura a mantenere in marcia quelle a carbone per fornire la 'verde' germania quando il fotovoltaico non riesce a sopperire alle richieste dell'utenza. Alla fine si rischia di inquinare di più delle vecchie macchine diesel.
Tutto ciò rende il quadro molto complicato...
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Bhè vediamo un pò il punto di vista di mamma Seat https://www.tgcom24.mediaset.it/motori/ ... 002a.shtml
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Per un'auto come la Mii, dei 6 punti elencati come vantaggi, in Italia, specie al sud, solo 3 sono effettivamente possibili: incentivi, autonomia di percorrenza, possibilità di entrare nelle ZTL; per gli altri 3 vantaggi, ovvero parcheggi, corsie preferenziali e colonnine di ricarica diffuse, la vedo ancora dura. Purtroppo nell'articolo, nulla si dice sui costi di ricarica, ovvero sulla reale convenienza rispetto ai carburanti.
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Parliamo di "ELETTRICO"
Secondo me, il problema ancora non risolto è quello delle colonnine pubbliche di ricarica in Italia. Stanno aumentando di numero, questo è vero, però quelle che contano solo le colonnine di grande potenza, che consentono la ricarica rapida, e sono anche poche, mentre con tutte le altre tipologie il problema sostanzialmente rimane.
Mi spiego: se effettuo lunghi viaggi, dover effettuare una sosta di qualche ora per ricaricare le batterie diventa un handicap inaccettabile. Viaggiando per turismo e programmando opportunamente il viaggio si potrebbe anche fare, ma viaggiando per lavoro una sosta del genere è inconcepibile. Ovviamente va tenuto in conto anche il tempo perso per l'eventuale deviazione dal percorso per trovare la colonnina, e i tempi di attesa qualora la colonnina non sia disponbile perché occupata da un altro veicolo oppure perché guasta.
Quindi, per ora la vettura totalmente elettrica è adatta solo per viaggi che non superino nella giornata l'autonomia della vettura, con ricarica casalinga nelle ore notturne.
Mi spiego: se effettuo lunghi viaggi, dover effettuare una sosta di qualche ora per ricaricare le batterie diventa un handicap inaccettabile. Viaggiando per turismo e programmando opportunamente il viaggio si potrebbe anche fare, ma viaggiando per lavoro una sosta del genere è inconcepibile. Ovviamente va tenuto in conto anche il tempo perso per l'eventuale deviazione dal percorso per trovare la colonnina, e i tempi di attesa qualora la colonnina non sia disponbile perché occupata da un altro veicolo oppure perché guasta.
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Vi posto un ennesimo video del Greg sull'elettrico, stavolta parla di cosa ne pensa Nordio (AD VW Italia) dell'elettrificazione dei veicoli in Italia, da un certo punto di vista ci riguarda, visto che parla di numeri a dir poco stratosferici...
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Non ce l'ho fatta a seguire tutto il video.
Due sole considerazioni:
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- gli amministratori delegati dicono solo quello che al momento produce più guadagni per l'azienda. Possono dire tutte le fesserie che vogliono, tanto già dopo che è trascorso un solo anno nessuno si ricorda più di quel che avevano detto. Per non parlare delle previsioni a 10 o 20 anni, quando gli AD saranno già in pensione con la loro ricchissima buonuscita, oppure saranno occupati a gestire un'altra azienda.
- i blogger raccontano solo quello che produce il maggior numero di "click" da parte degli utenti, visto che da questo si genera il loro guadagno.
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- Max.Coach
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Parliamo di "ELETTRICO"
Provata prima del covid una Tesla model3.
Spettacolo.
Prossima auto punterò ad una hybrid o mild hybrid, per il lavoro che faccio non potrei prendere un'elettrica, con le poche colonnine sparse per l'Italia mi renderebbe il lavoro difficile.
Però è il futuro secondo me.
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Prossima auto punterò ad una hybrid o mild hybrid, per il lavoro che faccio non potrei prendere un'elettrica, con le poche colonnine sparse per l'Italia mi renderebbe il lavoro difficile.
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L'ha appena presa anche un mio collega (da una settimana) e ha avuto fin da subito le tue stesse impressioni.
Sicuramente Tesla può offrire una rete di punti di ricarica veramente capillare e, per i suoi clienti, a prezzi decisamente competitivi rispetto alla concorrenza, anche se resta il fatto di dover ben pianificare i lunghi viaggi per non incappare in problemi di "rifornimento".
Sicuramente Tesla può offrire una rete di punti di ricarica veramente capillare e, per i suoi clienti, a prezzi decisamente competitivi rispetto alla concorrenza, anche se resta il fatto di dover ben pianificare i lunghi viaggi per non incappare in problemi di "rifornimento".
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